Italia che Cambia
Chi Siamo
Siamo Daniel Tarozzi, Daniela Bartolini, Andrea Degl'Innocenti, Francesco Bevilacqua, Paolo Cignini, Lorena Di Maria, siamo parte di un gruppo di giornalisti e giornaliste, professionisti e professioniste di comunicazione e web.
Ci accomuna una passione per l'informazione e la consapevolezza che il cambiamento parte da noi.
Abbiamo un'esperienza decennale sulla cultura della sostenibilità, della salvaguardia ambientale, della decrescita e della transizione, degli altri modelli di economia.
Abbiamo fatto tutti e tutte una scelta, quella di mettere le nostre competenze e passione al servizio del cambiamento.
Sentiamo che nel cambiamento l'informazione gioca un ruolo importante. Il giornalista è una professione di utilità sociale, dovrebbe offrire notizie che le persone non conoscono utili per la loro vita.
Ciò che ascoltiamo e leggiamo influenza fortemente la nostra percezione della realtà e del mondo. Il modo in cui comunichiamo ha a che fare con una grande responsabilità.
COMUNICAZIONE ECO-EFFICACE
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Italia che Cambia
Italia che cambia è il nostro progetto comune. Una testata giornalistica online che vuole raccontare, mappare e mettere in rete quel pezzo di paese che di fronte a un problema si attiva per cambiare concretamente le cose senza delegare o aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto.
Vogliamo inoltre offrire strumenti di facilitazione dei processi di trasformazione positiva in atto nel Paese con l'obiettivo di far emergere le potenzialità di coloro che "vogliono cambiare" fornendo l'esempio, il know how e il supporto della rete di progetti già in atto.
Il tutto ispirato dalla consapevolezza/visione espressa da Paul Hawken nel suo "Moltitudine inarrestabile": noi siamo già maggioranza, ma non lo sappiamo. Pensiamo di essere soli e sole, isolati e isolate, "strani", e invece siamo parte di un grande movimento mondiale. Un movimento silenzioso e frammentato che però è pronto a emergere e mostrarsi in tutte le sue sfaccettature.
Il nostro obiettivo, quindi, è duplice: da un lato far emergere questa italica moltitudine – che abbiamo potuto incontrare in anni di incontri in giro per le regioni italiane – e dall'altro contribuire alla costruzione di un nuovo paradigma culturale che metta al centro la demercificazione della realtà, le relazioni umane, la facilitazione, i processi non giudicanti, la sostenibilità umana, ambientale, economica e sociale.
Stiamo perdendo la capacità di sognare eppure l'Italia è costellata di straordinarie esperienze di cambiamento. Mentre gran parte dei mass media sceglie di non mostrare i cambiamenti in atto, noi vogliamo metterli in evidenza e renderli replicabili. Per un'informazione diversa, vera, utile alle persone e indipendente.
Per farlo abbiamo realizzato un giornale, una mappa, dei portali territoriali, campagne di attivazione attraverso le proposte emerse dalle "Visioni 2040".
La Nostra Storia
Nel settembre 2012 Daniel Tarozzi decide di partire con un vecchio camper per un lungo viaggio attraverso le venti regioni italiane alla ricerca di esperienze di vita diversa, di cambiamento, di imprenditoria etica e sostenibile, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di riscoperta del senso della vita, di genitorialità consapevole, di condivisione.
Il “payoff” recitava così: "Viaggio nell'Italia che Cambia, per incontrare e conoscere chi si è assunto la responsabilità della propria vita senza aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto".
Prima di partire, Daniel pensava che la sua difficoltà sarebbe stata trovare esperienze concrete di cambiamento positivo. In realtà, in ogni regione, la sua difficoltà fu scegliere tra tutte le esperienze che gli venivano segnalate. Alla fine il viaggio è durato 7 mesi e 7 giorni.
Sette mesi e sette giorni durante i quali Daniel ha incontrato e conosciuto oltre 450 realtà. Dall'esperienza di questo viaggio è nato un libro (Io faccio così, Chiarelettere 2013), un documentario, uno spettacolo teatrale, ma soprattutto la consapevolezza di quanto il nostro Paese fosse migliore rispetto all’immagine restituita quotidianamente dai media.
Nel libro di Daniel, inoltre, avevano trovato posto moltissime realtà, ma moltissime altre erano rimaste fuori per motivi di spazio. Cosa fare dunque di tutte quelle storie? Nasce così, insieme ad altri giornalisti e giornaliste, l'idea di trasformare questa esperienza in un progetto di racconto permanente fondando la testata giornalistica Italiachecambia.org.
Ma non era sufficiente. Molte persone, ascoltando o leggendo le storie dell'Italia che Cambia, dicevano cose come: “E io che pensavo di essere solo/a! Non sapevo che nella mia regione ci fossero così tante esperienze interessanti”. Ed ecco l'idea di creare la mappa dell'Italia che Cambia. Ma non bastava ancora.
In molti e molte, infatti, lamentavano la mancanza di proposte concrete da attuare nella propria quotidianità e la necessità di mettersi insieme a livello locale e a livello tematico. Ed ecco che, grazie anche all'ingresso di nuovi soci e collaboratori nascono le “Visioni 2040” (a partire dalle quali è stato realizzato il libro “E ora si cambia”), la campagna degli e delle Agenti del Cambiamento, i portali territoriali.
Come Lavoriamo Insieme
Lavorare in gruppo è molto bello ma altrettanto difficile, soprattutto se – come noi – lo si fa in maniera orizzontale e cercando di essere il più possibile coerenti con quell’idea di cambiamento che raccontiamo. Per essere efficaci ed efficienti nel lavoro operativo e coerenti con la nostra visione adottiamo strumenti come la facilitazione, il metodo del consenso, la sociocrazia.
Crediamo che le decisioni prese con il consenso di tutti e tutte siano più stabili e in definitiva migliori rispetto a quelle prese a maggioranza. Pensiamo che sia importante usare la testa ma anche ascoltare il cuore. Pensiamo anche che per la riuscita di una riunione siano importantissimi gli strumenti della facilitazione.
Riteniamo che la leadership funzioni meglio se è diffusa, e i ruoli e il rango se sono consapevoli. Crediamo che i conflitti si risolvano con l'ascolto e l'empatia. Crediamo anche che per fare bene il nostro lavoro sia fondamentale amarlo ed essere felici e che per amarlo ed essere felici sia importante non lavorare troppo. Anche se non sempre ci riesce tutto come vorremmo.
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